Agriturismo i Girasoli

L'agriturismo è composto da  1 appartamento e da 3 confortevoli camere. L' appartamento è composto da due camere da letto, bagno, soggiorno con angolo cottura, portico o terrazzo privato con tavolo e sedie.

Nel cuore della Maremma Tosco-Laziale, a Pescia Romana l'agriturismo I Girasoli aspetta i suoi ospiti per soggiorni indimenticabili.

Il Territorio
Pescia Romana Maremma
Lun-Dom: 7pm to 22pm Chiusi a Pranzo
347 5252148

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ORVIETO

Città da sempre nota per le sue tre meraviglie, Duomo, Rupe e Pozzo di San Patrizio, offre in realtà molte più attrattive di natura non solo artistica ma anche naturalistica ed archeologica.

La sua intima e profonda sfera sotterranea rappresenta un altro aspetto caratterizzante e affascinante: innumerevoli la cavità naturali e artificiali che si snodano sotto il suolo dando vita a luoghi da visitare e dove poter ammirare secoli di storia, curiosità e di ingegneria umana. Se la rupe rappresenta il centro storico per eccellenza della città di Orvieto, non meno interessante è il territorio che la circonda, un vasto comprensorio che lambisce i confini di Lazio e Toscana e che alterna fertili colline coltivate a zone cretose tipiche dei calanchi fino a promontori boschivi. Orvieto, una delle città più antiche di Italia, deve le sue origini alla civiltà etrusca: i primi insediamenti risalgono al IX° secolo a.C. e si localizzarono all'interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la cittadina umbra. Sebbene la fama di Orvieto sia profondamente intrecciata con quella del suo magnificente duomo, la città offre numerosi spunti e itinerari storico-artistici, proprio in virtù delle sue antiche origini. Arroccata su di una rupe, inoltre, Orvieto offre scorsi panoramici davvero splendidi. Impossibile non iniziare il nostro tour orvietano dallo splendido Duomo di Orvieto, un variopinto esempio di architettura romanico-gotica, ricchissimo di opere d'arte, che custodisce al suo interno il Sacro Corporale. Iniziato nel 1290, fu poi continuato da Lorenzo Maitani, al quale si deve in particolare la mirabile facciata con i suoi eccezionali bassorilievi; l'elegante fronte, largo 40 metri ed alto 52 m, è impreziosito da mosaici e dal rosone di Andrea Orcagna. L'interno del Duomo è ornato di importanti opere, tra le quali i celebri affreschi di Luca Signorelli e il Reliquiario del Corporale. Gli affreschi della Cappella Nuova (eseguiti dal 1499 al 1504 da Luca Signorelli, che vi raffigurò Paradiso e Inferno, eletti e reprobi, scene con profeti, angeli e santi) vi lasceranno sicuramente senza fiato per la loro bellezza e la luminosità dei loro colori. Nella cappella posta sul lato opposto della chiesa, si trova il Reliquiario del Corporale, un celebre capolavoro d'oreficeria eseguito nel 1337-1338 dal senese Ugolino di Vieri, che custodisce il Corporale che nel 1263 si macchiò di sangue allorché un prete boemo, celebrando la Messa senza fede, spezzò l'ostia consacrata, da cui fuoriuscì il sangue. Nella parte posteriore del Duomo si trovano i Palazzi dei Papi, austeri edifici duecenteschi intitolati a Urbano IV, Martino IV, Bonifacio VIII. In quest'ultimo, detto anche Palazzo Soliano, si trova il Museo dell'Opera del Duomo. Si prosegue immergendosi nell'atmosfera senza tempo della Città Sotterranea che fu interamente ricavata dalle cavità scavate dagli abitanti nel corso dei secoli, ricca di pozzi e grotte. Il più famoso è probabilmente il Pozzo di San Patrizio, accanto ai giardini comunali che si trovano all'interno della Fortezza dell'Albornoz. Il pozzo, straordinaria opera di ingegneria civile del Cinquecento, fu scavato per volere di Clemente VII, rifugiatosi ad Orvieto durante il sacco di Roma nel 1527. La sua realizzazione, voluta per motivi di sopravvivenza in caso di assedio o calamità naturali, fu affidata ad Antonio da Sangallo, coadiuvato da Giovanni Battista da Cortona. Le sue dimensioni sono impressionanti: profondo 62 metri, ha un diametro di 13,5 metri. Tutt'attorno si snodano due scale a chiocciola elicoidali che non si incontrano mai; le due scalinate, composte da 248 gradini ognuna, ricevono luce da 72 finestre creando un'atmosfera surreale. Il nome Pozzo di San Patrizio si deve all'analogia con la leggendaria caverna che si trovava su un'isola del Lough Derg, in Irlanda, meta di pellegrinaggio in epoca medievale. Il sottosuolo della città riserva però ancora tante sorprese; a pochi passi dal Duomo i cunicoli e le cavità svelano un altro mondo da scoprire: è quello di Orvieto Underground, che consente di effettuare visite guidate in un complesso sotterraneo polivalente scavato a partire dal IX secolo a.C.; anche qui pozzi, cave, laboratori e frantoi per le olive hanno garantito la sopravvivenza degli abitanti in superficie per millenni.